La vera storia di Files.it
Files.it è stato uno dei primi siti in Italia (forse al mondo) ad offrire una selezione di programmi scaricabili gratuitamente per PC.
Alla fine degli anni 90 Internet era ormai esplosa e la gente aveva scoperto che si potevano scaricare programmi dalla rete. Anche se non tutti sapevano la differenza tra freeware e shareware, si era capito che in rete si trovava tutto ciò che poteva servire al proprio PC: browser alternativi, client di posta, messengers, programmi per archiviare (zip, rar), file manager, media players, antivirus, screensaver e ovviamente giochi.
Il problema è che l'utente medio non aveva un posto sicuro da cui partire (tra l'altro Google non esisteva ancora) e così finiva per scaricare roba che non sapeva usare o, ancora peggio, software infetto da virus. Per questo nacque Files.it, un posto sicuro dove trovare pochi programmi, tutti testati, recensiti e catalogati. Semplice e efficace!
A quasi 20 anni dalla sua nascita, ho deciso di raccontare la storia di questo sito, creato quasi per caso, ma che nel suo piccolo è riuscito a ritagliarsi un posticino nella storia di Internet in Italia. Probabilmente avrei potuto fare di più, o meglio, ma considerato che è un sito che ho ideato, creato e gestito praticamente quasi sempre da solo, è una storia di cui vado orgoglioso.
La storia di files
Ho iniziato la mia passione per il software scaricabile nei primi anni 90, quando ancora il Web non esisteva. Io avevo un Commodore Amiga e "frequentavo" spesso un archivio di software di pubblico dominio chiamato Aminet. Ci si accedeva in ftp perché l'http non esisteva. Ricordo che avevo fatto un programmino che leggeva automaticamente i file INDEX e mi informava in caso i miei programmi preferiti venissero aggiornati. Immagino che tutto sia partito da lì.
Nel 1996 arrivò il web e nel frattempo ero passato (sigh) al PC. Uno dei miei siti preferiti era Tucows, adesso società quotata in borsa e secondo domain registrar al mondo, ma al tempo era un archivio di software freeware e shareware. Si chiamava The Ultimate Collection Of Winsock Software. C'erano altri siti da cui scaricavo programmi ma Tucows era il mio preferito.
Da Tucows scaricavo di tutto, per cui conoscevo molto bene quali fossero i programmi migliori. Quando qualche amico o parente aveva problemi col PC, che nel frattempo grazie a Windows 95 stava esplodendo, sapevo esattamente quale programma poteva essere utile.
Nel 1997-1998 avevo avuto qualche contrattempo con la tesi di laurea e - anche un po' per rilassarmi - decisi di studiare l'HTML e creare un piccolo sito web con una mia scelta di programmi. Il nome era patetico, si chiamava E - Software Selections, abbreviato E-SS (ovviamente la E stava per "Emanuele" non per "elettronico"). Non avevo registrato un dominio, era ospitato su un servizio gratuito chiamato Xoom (per un po' forse anche su tripod ma non ne sono certo).
Il sito raggiunse una discreta popolarità perché il mio contavisite (Statcounter) segnava diverse migliaia di visitatori e se ricordo bene avevo anche più di 1000 iscritti alla newsletter, che chiamavo Notiziario. A quei tempi le mailing list andavano parecchio. Purtroppo di quel sito non ho conservato niente e sull'Internet Archive non si trova nulla (però non ho perso le speranze di trovare un backup in un vecchio floppy).
La nascita di files.it
Era (se ricordo bene) il Settembre del 1998 quando conobbi Dada, una società fiorentina che vendeva connessioni ad Internet. Insieme a due dei founder decisi di lanciare il mio sito in maniera più "seria". Il sito sarebbe stato ospitato sui server di Dada, che avrebbe avuto in gestione gli spazi pubblicitari. Dopo qualche mese, il 29 Marzo del 1999, nacque files.it. Il 10 di Aprile spedivo anche il primo numero della nuova newsletter. Si parlava del virus Melissa e dei nuovi programmi usciti. A Maggio del 1999 il sito aveva 4 categorie e 18 pagine di sottocategoria per un totale di 112 programmi da scaricare, di cui 20 giochi.
Molta della grafica era ripresa dal mio sito precedente. I colori pastello come sfondo dei box vengono da lì, così come l'uso delle icone associate alle voci di menu. Il logo col disegno del panda fu creato però da uno dei designer di Dada (eviterò di inserire qualsiasi nome in questo articolo perché non so se le persone in questione vogliono essere citate). Sotto vedete uno spaccato dell'home page, cliccando qui vedete tutta la pagina. Riguardandolo nel 2017, a parte il font piccolino, tutto sommato ha un look ancora attuale. E' interessante anche notare che mi rivolgevo agli utenti dando del "tu", non parlando al plurale come si fa adesso.
A proposito, visto che sapevo programmare in Perl, avevo gestito io tutta la parte tecnica, che però era molto quick and dirty in questa prima incarnazione: il sito non aveva un database SQL ma solo un file di testo in formato CSV che io aprivo per aggiornare le informazioni dei programmi. Molte delle pagine erano statiche e venivano aggiornate a mano. Ricordo benissimo che aprivo la pagina delle Novità con un editor HTML e modificavo la lista degli ultimi programmi usciti, pazzesco.
La struttura era molto semplice: Home Page -> Pagina di Categoria -> Lista Programmi (ossia sottocategoria). Non esisteva una pagina per singolo programma, del resto il SEO non era stato ancora inventato. Qualche mese dopo il lancio, fu inserita la quinta categoria chiamata Hot Files che conteneva file di update di windows, temi e screensaver.
Avevo scelto un'icona per rappresentare ogni categoria (nel caso dei giochi, la mitica Lara Croft). Nelle pagine di sottocategoria, per ogni programma erano elencate: home page, link del download e link all'immagine di screenshot. Queste pagine erano generate dal file CSV. Modificavo il file e lanciavo lo script Perl che le aggiornava tutte. Se tutto ciò vi sembra rudimentale è perché lo era, ma ricordiamoci che parliamo del 1999! Aldilà delle questioni tecniche, il lancio del sito sul suo dominio fece schizzare le visite. Se la memoria non mi tradisce, ad un certo punto si contavano 15mila visitatori mensili (ai tempo si contavano le visite dai log del web server, non esisteva Google Analytics).
Il matrimonio con superEva
Durante il boom della net-economy, Dada aveva lanciato superEva.it, uno dei primi portali web italiani (nel Settembre del 1999). Più o meno un anno dopo, nel 2000, decidemmo che sarebbe stato vantaggioso inserire files all'interno di superEva e così facemmo. Il 4 Agosto del 2000 annunciavo nella newsletter il nuovo indirizzo files.supereva.it. Le uniche novità tecnologiche erano un piccolo motore di ricerca interno e una pagina di categoria migliorata (se vedete icone rotte è perché Internet Archive se le è perse).
Il 2001 fu un anno importante per vari motivi. Il primo è che facemmo un restyling completo del sito: fu aggiunta una colonna di destra e al centro dell'home page fu inserita una Download Directory, per rendere più visibile il contenuto che nel frattempo era cresciuto (30 sottocategorie e circa 250 programmi).
Il disegner era diverso e anche lo stile cambiò completamente. Come si vede dall'immagine sotto, andavano di moda le icone isometriche. Dal font Arial si passò al Verdana. Dai colori pastello si passò al giallo e blu, ma ogni categoria aveva un colore predominante, il solito dell'icona. Il panda fu ridisegnato. L'idea del designer fu quella di associare ad ogni categoria un organo interno del panda, che si sarebbe visto come in una radiografia. Le Applicazioni erano lo stomaco, i Giochi la bocca, gli Hot Files il fegato (almeno credo), gli strumenti per Internet erano gli occhi e le Utilità la colonna vertebrale. Non so esattamente cosa avevamo bevuto quando l'abbiamo deciso.
L'altra novità del 2001 è che files diventò di proprietà di Dada (io sarei rimasto responsabile editoriale, diciamo così). Contrariamente a quanto potreste pensare, la cosa non mi rese ricco, ma tutto sommato scelsi un buon momento per venderlo perché con l'esaurirsi della bolla della new economy (coincidente più o meno con l'attacco alle Torri Gemelle dell'11 Settembre) il mercato della pubblicità sui siti internet crollò. Nel 2002, siti che avevano ottime rendite, si ritrovarono con un bello zero nella colonna dei fatturati. Molte aziende fallirono, iniziarono i le dot-com americane (Altavista, Excite, Lycos, Tripod) ma la crisi arrivò anche in Italia. Il fatto di essere parte di superEva, garantì a files la sopravvivenza.
Nel 2002 il sito cambiò poco o niente, ma continuavo a tenerlo aggiornato. Nel 2003 fu deciso di usarlo per promuovere la connessione ad Internet dialup di superEva. Venne lanciato il servizio di Fast Download, in pratica la possibilità di scaricare i file non dai siti originali, ma dai server di files. La cosa però era riservata a chi navigava con la connessione di superEva. Tutto sommato aveva senso.
Potete anche notare che le categorie erano diventate 6. Dal momento che i files più scaricati erano le definizioni antivirus (che oggi vengono scaricate automaticamente, ma allora non era così), si era reso necessario dividire Hot Files in Desktop e Aggiornamenti.
Files come sezione di superEva
L'ingresso di files in superEva non aveva portato il sito a cambiare look, finché a Maggio 2004 fu pubblicato un restyling completo, per uniformare il sito al resto del portale. Una grafica molto pulita, semplice e prevalentemente testuale. Il panda era sparito, ma era presente una testata bellissima con la modella di superEva sorridente al computer. Le iconcine dei programmi e delle icone 3D per le categorie (che purtroppo qui non si vedono completamente) sostituivano le icone isometriche. La grafica più bella che files avrebbe mai avuto.
Nel frattempo Applicazioni era diventato Multimedia e ogni programma adesso aveva la sua pagina, che includeva uno screenshot. Erano presenti i pulsanti per il download semplice o fast, nonché la possibilità di aggiungere il programma ai preferiti. Ogni categoria aveva ancora il suo colore e la testata era personalizzata (vedi gli space invaders in quella dei giochi). Inoltre i suggerimenti sulla destra erano relativi alla categoria. Sopra al motore di ricerca interno era stata aggiunta una sorta di nav bar, che permetteva di cambiare tra software, giochi e screensaver.
La community di superEva offriva ai suoi utenti servizi come lo spazio web e la casella email. Adesso che files era parte della community, era possibile tra le altre cose conteggiare quanti utenti registrati al portale accedessero a files. Nel suo picco massimo (a cavallo tra 2003 e 2004) superEva aveva oltre 50mila login uniche al giorno (sì avete letto bene, 50mila al giorno). Su files arrivavano 10-15mila utenti al giorno, a cui vanno aggiunte le visite anonime (i guest). Se pensate che era prevalentemente traffico Italiano, vi rendete conto di quanto fosse popolare files (e soprattutto superEva). Chi lavora in questo campo sa che arrivare a questi numeri non è affatto uno scherzo. Purtroppo questi sono i numeri più alti che raggiunsero sia files che superEva, perché da quel momento iniziò il declino.
Lancio della versione Inglese
SuperEva intanto stava subendo un processo internazionalizzazione e files la seguì. A Dicembre del 2004 veniva lanciata la prima versione di files in Inglese. A partire da Febbraio 2005 superEva passò al "punto com" e anche files traslocò su files.supereva.com. Il sito non cambiò molto. Unica aggiunta, dei piccoli screenshot per identificare le sottocategorie e la prima voce nelle mini charts di destra.
Vista la richiesta, la categoria giochi si era popolata notevolmente, raggiungendo le 8 sottocategorie. Oltre ai giochi freeware e shareware adesso venivano ospitate le demo (con dimensioni anche considerevoli per l'epoca, 300-400Mb).
Ma il modello di business di Dada stava cambiando e superEva come portale web non sembrava più molto utile. C'è da dire che dopo la crisi del 2001-2002, avere un sito con molte visite serviva a poco. Google aveva iniziato a testare Adsense (una soluzione che adesso rende ricchi molti possessori di siti web) nel 2003, ma era agli inizi e il mercato della pubblicità non era ancora ripartito. Di conseguenza anche l'interesse di Dada nei confronti di Files era ormai praticamente nullo. I contenuti rimanevano aggiornati solo per mia iniziativa personale, ma il sito aveva i giorni contati. Anche superEva del resto si apprestava a fare una brutta fine.
Gli ultimi anni
Dopo vari esperimenti, nel Novembre 2006 superEva chiuse i battenti e il sito fu rimpiazzato dal nuovo dada.net (che nel frattempo era diventato un social network). Anche Files da bravo traslocò su files.dada.net, sistemazione che durò meno di un anno, fino a Settembre 2007. Poi, in un bel giorno d'autunno, anche files fu spento definitivamente. Quella che vedete sotto è l'ultima home page salvata dall'Internet Archive.
Il sito era uguale, ma vedovo di superEva era praticamente uno zombie. Ripensandoci adesso, anche files doveva essere chiuso nel 2006. Ma in molti continuavano a visitarlo e a scaricare programmi, quindi era un peccato. Quando fu chiuso ricevetti diverse mail di protesta. Adesso non più, ma fino a qualche anno fa, capitava ancora che amici e conoscenti mi fermassero per strada chiedendo: ma per quale diavolo di motivo avete chiuso files? Era comodissimo, ora non so più dove scaricare programmi!. Non ho una risposta, ma fa piacere pensare che qualcuno sente ancora la mancanza di una tua creazione.
Oggi
I domini supereva e files sono ancora di Dada, una società adesso molto diversa da quella nata negli anni 90. Il sito di supereva è stato rilanciato (non so bene quando) e tutto sommato ha una discreta popolarità. Files invece dà "pagina bianca". Io di lavoro non faccio il webmaster, ma nel tempo libero ho creato altri 3 siti web, tutti dedicati alla mia grande passione, i videogiochi. Forse un giorno creerò anche un sito dedicato al download di software. Fino a quel momento, vi sembrerà incredibile, ma la sezione downloads di Tucows esiste ancora, potete usare quella :)